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LA OTTOCENTESCA VILLA FORTIFICATA DEI BARONI GALLELLI, DELLA TENUTA DI PIETRA NERA.


Ottocentesca villa fortificata dei baroni Gallelli, della
tenuta di Pietra Nera.


Villa dei baroni Gallelli.


Commissionata a due architetti Toscani, dal barone cav. della corona d?Italia, avv. don Giuseppe Gallelli, intorno al 1853 la villa neogotica della tenuta di Pietra Nera e ? un classico esempio di residenza fortificata, tipico di quel aristocrazia terriera meridionale, che fino alla seconda met? del diciannovesimo secolo ne affidava ancora la costruzione a brillanti architetti, e abili maestranze.
Non bisogna dimenticare infatti che in quel periodo in molte zone della Calabria e del meridione,era
ancora manifesto il brigantaggio, percio? l?architettura delle residenze nobiliari di campagna , spesso ricordava principi difensivi ancora cari al medioevo, come torri, bastioni, merli e feritoie.
Queste residenze patrizie oltre ad essere la dimora del signore, erano anche il centro di grandi aziende agrarie, attorno alle quali ruotava una vita agricola scandita dai ritmi della natura.
La villa fortificata dei baroni Gallelli e? la piu? giovane residenza di questa famiglia, se si conta che il Palazzo dei baroni Gallelli, che sorge in vicolo Gallelli, e il Palazzo di don Ettore Gallelli, risalgono entrambi alla fine del sedicesimo secolo, mentre la masseria fortificata della tenuta di Gianbartolo, fu edificata attorno al diciassettesimo secolo.
Palazzo Alemanni, che e? invece la residenza Catanzarese dei baroni Gallelli, e la villa della tenuta di Settingiano, sono della fine del diciottesimo secolo.
La villa baronale della tenuta di Pietra Nera, ad appena cinque anni dalla sua ultimazione, fu teatro di un attacco ad opera di circa dodici briganti, riuscendo per? brillantemente a respingerne l?assalto. All?epoca infatti, la residenza contava al suo interno circa 35 persone, tra camerieri personali, domestiche, guardiani, stallieri, e collaboratori vari.
Le minacciose feritoie poste sui sette lati di ogni torre, per un numero totale di 28 in pochi minuti dall?allarme dato dai guardiani, e dai molossi in giardino, vomitarono un volume tale di fuoco da disperdere quasi subito i balordi in cerca di facili bottini.
Da quella volta l?unico conflitto a fuoco che vide coinvolta nuovamente villa Pietra Nera, fu solo un colpo di cannone fuori bersaglio, sparato da un carroarmato Americano, che per altro scheggio leggermente un cornicione, e un balcone del primo piano.
La villa circondata da un giardino di quasi dieci ettari, che sembra abbracciare l?abitazione, con viottoli che si perdono tra alberi secolari, suggestivi scorci, e contemplative vedute sulla campagna, e? inoltre impreziosita dalle scuderie, e da attrezzature per il tempo libero.
All? interno della residenza vi sono mobili, dipinti, e ritratti cari alla storia dei baroni Gallelli, ciascuno rigorosamente al proprio posto, alcuni dei quali stemmati, altri con sullo sfondo vedute del giardino, degli affezionati cavalli di famiglia, o delle terre della Casata.
Belli anche i mobili intarsiati, alcuni dei quali recanti scolpita lo stemma della casata, il tutto sistemato come in una logica dualistica e raffinata, nulla e? messo a casaccio.
In appena due secoli dalla sua realizzazione, villa Pietra Nera ha ospitato personaggi illustri, e avvenimenti mondani rilevanti, cene di gala, sfilate, e opere teatrali.
Come in tutte le dimore vetuste, anche Pietra Nera e?al centro di tanti racconti circa il manifestarsi sistematico di misteriose presenze in determinati periodi dell?anno, bagliori improvvisi in camere buie, rumori inspiegabili nell? androne scale, e strane coincidenze, citate anche nell?ultimo libro dello storico Antonio Gesualdo.

 


Villa della tenuta Pietranera (1853)
Olio su tela 53x73

 

 

LA VILLA DEI BARONI PAPARO, A BADOLATO MARINA.

(stemma paparo)
 

La villa dei baroni Paparo sorge a 100 metri dal mare, ed ha un ampio giardino cinto da muri, la facciata della villa e? invece impreziosita da un portale di opera di mastri artisti Serresi.
Entrando, si accede al cortile ampio e radioso, ove si possono ammirare altri due portali minori, e una scalinata, entrambi di pietra bianca.
Al centro del cortile, come impatto scenografico vi e? una palma quasi secolare, le cui foglie si dondolano armoniose, accarezzando lo sguardo del visitatore, e affacciandosi poeticamente sul bel balcone, guarnito di una tipica balaustra di ferro battuto, il cui stile si ripete copioso a palazzo Paparo, di Isca superiore.
Infine come a incorniciare la dimora, e? posta sulla sinistra la cappella di famiglia, completata di stemma sul portale.
 


Villa dei baroni Paparo.


Portale d'ingresso di villa Paparo.


Giardino di villa Paparo.
 

 

LE FONTI:

Enciclopedia Calabria fortificata, di Ilario Principe, edizioni Mapograf.
Storia di Badolato medioevale e moderna. Di Antonio Gesualdo, edizioni frama sud. 1986
Storia di Badolato dal medioevo al 900 1799 di Antonio Gesualdo, edizioni frama sud 1987
Storia di Badolato, dal1799 al 1999 di Antonio Gesualdo, edizioni frama sud. 1999
Insediamenti Calabresi. Di A. Crisafi.


 

 

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